BENVENUTI
Organizzazione internazionale per l’insegnamento
del Karate Shotokan, del Tomari-te di Okinawa e del Quanfa cinese di Ahnan
HONBU DOJO
Carpi MO – Italy
Cari amici,
mi chiamo Massimo Braglia e sono il fondatore della ATKO, acronimo di Ahnan Tomari-Te Karate-do Organization o Ahnan Tomari-te Karate-do Dantai 安南泊手空手道団体. Dopo oltre vent’anni di ricerche effettuate in tre continenti ho finalmente scoperto il sistema di arti marziali cinesi che costituisce l’origine delle tecniche di Karate e ho deciso di creare questa accademia di arti marziali per insegnare il vero significato delle tecniche contenute nei kata. »Leggi-tutto Le mie ricerche sono iniziate dall’osservare che, quando si insegna un Karate improntato unicamente sull’agonismo, si può giungere al punto di non distinguere più la differenza fra i veri movimenti difensivi (rinto), quelli inseriti nei kata per aumentare l’energia (rentan) e quelli che hanno solo una funzione educativa (hyoen). Inoltre, un eccessivo accento posto unicamente sull’aspetto sportivo, può anche portare il praticante a non comprendere la relazione fra lo studio delle tecniche fondamentali (kihon), delle forme (kata), della difesa personale (goshin) e del combattimento reale (jissen kumite). In risposta a queste problematiche, basandomi sulle mie ricerche, ho sviluppato un nuovo metodo di allenamento basato su un più efficiente sistema didattico, dotato di tre appositi programmi suddivisi per livelli di abilità fondati sulle conoscenze tradizionali ritenute perdute. Il curriculum più semplice, lo Shotokan della Japan Karate Association, coincide col programma di base. Un po’ più complesso, l’Uchinadi, raccoglie la maggior parte del programma tecnico appreso dalla famiglia Funakoshi e da altri importanti Maestri di Okinawa. Il programma più elevato, l’Ahnan Tomari-te, è composto da kata “perduti” di Okinawa, forme cinesi, tecniche e molte applicazioni che provengono direttamente dagli eredi di un’antica famiglia di monaci guerrieri taoisti, il cui tempio era situato nel quartiere di Ahnan a Fuzhou. Proprio quest’arte marziale era considerata la più preziosa e ricercata dai pionieri dell’antico Karate. In sintesi, l’anello mancante del Karate fra la Cina ed Okinawa. Sebbene giovane, la nostra accademia nata in Italia ma già riconosciuta a livello internazionale, si distingue anche per la sua apertura di pensiero. Infatti, nonostante l’impostazione tradizionale, la ATKO consente un’espressione individuale sia da parte di docenti che studenti, a patto di rispettarsi reciprocamente. Per concludere, oltre a formare tecnici ed allievi mediante lezioni e stage aperti a tutti i praticanti, la ATKO promuove anche la pubblicazione di libri e dispense, tiene corsi di storia e cultura per docenti, sottolineando gli aspetti etici e spirituali del Karate che sono universali per tutta l’umanità. Se siete interessati ad ospitare uno stage tecnico o una lezione teorica, o desiderate partecipare alla presentazione dei miei libri “Il sistema stilistico Shotokan”, “Tomari-te Karate Nyumon” o “La grande storia del Karate” in cui ho trascritto la storia dei kata e le vere origini del Karate, oppure avete domande da porci, non esitate a contattarci! »Leggi-meno
Massimo Braglia
Fondatore ATKO

TOMARI-TE
Da un punto di vista storico, molti esperti sanno che i sistemi stilistici delle città di Shuri e Naha – rispettivamente lo Shuri-te e il Naha-te – hanno ispirato tanti maestri di Okinawa nel creare le proprie scuole poi divenute i moderni stili di Karate, ma pochi sanno che, senza il ricco apporto del Tomari-te, le scuole Shotokan, Shito, Wado, Shorin ed altre, avrebbero meno della metà dei kata odierni.

Le prime tecniche del Tomari-te furono introdotte da Chatan Yara, Tode Sakugawa e i loro allievi residenti nel villaggio di Tomari. Tuttavia il grande catalizzatore di questa tradizione fu un uomo proveniente dalla Cina Meridionale che verso la metà dell’800 condivise parte delle sue conoscenze con queste persone.
Gichin Funakoshi fu il primo esperto che parlò di quest’uomo in un suo articolo pubblicato nel 1914 sul Ryukyu Shinpo, citandolo come il “naufrago proveniente da Ahnan”.
La tradizione lo ricorda anche col nome di Channan o Chinto e lo riteneva un mendicante o un pirata ma, in realtà, era un monaco taoista, il suo nome era Leung Wong Chiu e la scuola di arti marziali da cui proveniva era nota a Fuzhou come Liu Long Gong, sebbene chiamata ad Okinawa Ryu Ru Ko.

I kata più conosciuti che provengono dal monaco di Ahnan e dalla sua famiglia di Fuzhoi sono Channan, Passai (Bassai), Jitte, Jiin, Wanshu (Enpi), Chinto (Gankaku), Chinte, Rohai (Meikyo), Gojushiho e Wankan (Matsukaze).
Anko Itosu apprese queste forme e le semplificò per insegnarle nella scuola pubblica di Okinawa, creando 11 nuove forme: i 5 Pinan (Heian), Passai Dai, Passai Sho, Jion ed i 3 Rohai che trasmise a Funakoshi, Mabuni, Chibana ed altri allievi che fondarono gli attuali stili di Karate.
La nostra Accademia propone un programma tecnico che possiede tutti i kata appresi dalla famiglia Funakoshi ad Okinawa, alcune forme “perdute” come Unuibu, Chinsu, Chinpe, le versioni originali di Rohai e Wanduan insieme a varie forme cinesi e molte applicazioni trasmesse dal monaco di Ahnan ai suoi eredi. Se siete interessati ad apprendere il nostro programma, non esitate e contattaci!
Fondatore ATKO
Massimo Braglia è nato nel 1963 in Italia e nel 1980 ha iniziato la pratica del Karate Shotokan.
Nel 1987, grazie ai tecnici Leo Lotti, Roberto Baccaro, Loris Guidetti, Gilberto Sedioli e Rossano Ruffini ho ottenuto la qualifica di Istruttore di Karate Shotokan davanti ad Hanshi Hiroshi Shirai. Per l’occasione, sono stato riconosciuto come il più giovane istruttore nella mia regione (Emilia Romagna). Da quel momento ho iniziato un particolare periodo di ricerca che mi ha portato a sperimentare altri stili di Karate insieme alle prime nozioni di arti marziali cinesi.
Risale al 1996 il mio incontro con Hanshi Paolo Bolaffio, per molti anni il braccio destro di Shirai Sensei, fondatore dell’Istituto Shotokan Italia e direttore tecnico della JKA per l’Italia prima di Naito Takeshi Sensei.
L’anno dopo ho ottenuto la qualifica di Maestro di Karate Shotokan davanti a Bolaffio Sensei. Quindi, ho iniziato la pratica del Karate Makotokai direttamente sotto la guida del suo fondatore, Shodai Soke Bolaffio. Le basi tecniche del sistema Makotokai miscelano elementi di Karate giapponese (Wado-ryu e Shotokan), Karate di Okinawa (Goju-ryu e Shorin-ryu) proveniente dal bushi “nascosto” Kinjo Sugino ed arti marziali cinesi interne (Neijia) apprese dal Gran Maestro Ho Xuxiao. Prima della sua sparizione, Sigung Ho ha donato la pienezza del proprio lignaggio proveniente dal monastero di Wudang direttamente a Sigung Bolaffio.
»Leggi-tutto Nel 1997 ho tenuto il mio primo corso di Difesa personale per le forze dell’ordine. Nel 1999 ho iniziato a studiare Tai Chi Chuan, Pa Kwa Chang e Qi gong sempre sotto la guida di Paolo Bolaffio secondo il duplice lignaggio di Sigung Ho Xuxiao e Shifu Gu Meisheng. Nel 2000 ho iniziato a firmare articoli sulle arti marziali e ho ripreso lo studio di altri stili di Karate. Inoltre, ho iniziato ad occuparmi di formazione tecnica e preparazione atletica specifica per il Karate a livello federale. Nel 2003 ho ottenuto una borsa di studio per le ricerche storiche sul Karate e, dal 2005, mi sono dedicato a tempo pieno alla ricerca e divulgazione delle arti marziali. Nel 2007 ho ripreso a viaggiare in modo più intenso per studiare le origini del Karate, in particolar modo dello Shorin-ryu Matsubayashi alla sequela di Takayoshi Nagamine, sperimentando anche il Uechi-ryu di Kyohide Shinjo. Nel 2008 ho conseguito la qualifica di Maestro anche nel Karate Makotokai, di Istruttore Superiore nel Tai Chi Chuan della famiglia Yang, quindi ho iniziato la pratica delle armi tradizionali cinesi – il Bing Qi Shu di Wudang – sotto la guida di Sigung Bolaffio e del Kobudo di Okinawa della scuola Matayoshi sotto la guida di Andrea Guarelli Sensei. Nel 2009 ho donato una sede fissa all’associazione Budoshin H. che avevo fondato nel 1996 mediante la costruzione del Budoshin Dojo a Carpi MO, Italia. Nel 2012 ho iniziato lo studio del WingChunKuen con Andrea Bisaschi ed è avvenuto il mio primo incontro con gli eredi della Ahnan Tomari-te secondo il lignaggio del Gran Maestro Zhu Guan Peng e della famiglia Oyadomari. Nel 2015 ho pubblicato il mio primo libro, un’indagine storica sulle origini del Karate “Il sistema stilistico Shotokan” in lingua italiana e inglese e di prossima pubblicazione la versione in lingua spagnola. Nel 2016 ho incontrato Shihan Diane Luc Batigne, il più importante Maestro al femminile allieva prima di Bruno De Michelis e poi di Jean-Pierre Fischer. Per oltre dieci anni, Diane è stata la maggiore campionessa di kata e kumite italo-francese ritiratasi imbattuta. La definisco la mia musa personale, perché è stata lei a spingermi verso l’indipendenza ed a motivare i miei sforzi nel creare un’accademia personale. Quindi, nel 2017, ho deciso di abbandonare la mia formazione nel Karate e nelle arti marziali cinesi della scuola MakotoKai ed ho iniziato un denso periodo di seminari nazionali ed internazionali. Dopo varie sperimentazioni, nel 2019, ho optato per l’assoluta indipendenza e ho fondato l’accademia Ahnan Tomari-te Karate-do Organization nella quale rivesto il ruolo di direttore tecnico internazionale. »Leggi-meno
Nel 2020 ho pubblicato due nuovi libri: “Tomari-te Karate Nyumon” e “La grande storia del Karate“, di cui quest’ultimo tradotto anche in inglese.
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“Il Sistema Stilistico Shotokan”
NUOVA EDIZIONE IN SPAGNOLO
Distintivo ATKO
L’emblema della Ahnan Tomari-te Karate-do Organization possiede una lunga storia collegata con un dipinto donato dal monaco cinese di Ahnan al suo allievo Kosaku Matsumora prima della sua partenza da Okinawa nel 1860. Il monaco gli fece questo dono per testimoniare il proprio lignaggio. Questa trasmissione da Maestro a discepolo è simile a quella di ricevere oggi un diploma ed equivale ad aver perfezionato lo stile.
La donna dell’immagine rappresenta Wu Mei / Ng Mui, rispettivamente nell’idioma di Pechino e in cantonese, una grande esperta di arti marziali cinesi, da cui provengono diversi stili di combattimento ed altrettanto la sezione più antica che costituisce l’origine del sistema difensivo giunto ad Okinawa.
Il ramo che Ng Mui tiene in mano è un salicone (Salix Caprea), una varietà di salice che cresce vicino alle rive dei fiumi, importante per stabilizzare il terreno degli argini. A differenza del più noto salice piangente, il quale simboleggia l’atteggiamento corretto, mentre in presenza della divinità rappresenta anche l’immortalità, l’eternità e la spiritualità, lo stelo di salicone è dritto, nonostante la grande flessibilità, poiché rappresenta l’atteggiamento necessario per avvicinarsi a questo sistema di arti marziali e allo sviluppo dello Zhen Ren 真人 la “vera” persona.
Oltre alle affermazioni della tradizione orale del villaggio di Tomari, esistono altre testimonianze scritte su questa immagine provenienti dai ricercatori Fujiwara Ryozo, Mark Bishop e Fernando P. Camara. La conferma delle immagini da questi numerosi riferimenti dimostra che la figura della giovane donna indica lo spirito e l’essenza delle forme. Essa illustra i concetti di leggerezza, astuzia e agilità come lo stile di movimento che è leggero e ricco di strategie, poiché sfrutta la mobilità e l’intelligenza.
Le grafie dei cinque animali intorno a Ng Mui coincide con i primi cinque animali taoisti delle arti marziali da cui sono nati i moderni stili di combattimento. Questi cinque animali – Tigre, Gru, Drago, Mantide religiosa e Serpente sono presenti in molte forme, in particolar modo quelle più avanzate.
Entrambi, l’immagine di Ng Mui e le grafie cinesi, sono sovrapposte al simbolo cinese dello Yin-Yang, l’eterno processo energetico di trasformazione e cambiamento. Questa immagine descrive le origini dei due estremi dal centro del Caos. Questo simbolo è incorporato nello stile, si basa su taoismo e sciamanesimo, ed è attraversato dall’intero tessuto di questo stile. I due opposti riferiti a Yin e Yang sono sempre in contrasto tra loro, ma comunque in equilibrio, in quanto continuano a scorrere l’uno nell’altro. Le immagini di Yin e Yang stagnanti sono semplicemente una “istantanea” temporanea, poiché sono costantemente in movimento.